mercoledì 20 agosto 2008

si spiega e non si piega


L’amore poi si piega.

 

L’amore non si spiega

racconta una canzone

ed è quel che ha dedicato

una donna al nostro amore.

La colpa che io ho avuto

è stato dargli un nome

poiché non ce l’aveva

e non l’avrebbe avuto.

L’amore non si spiega

e ne ho cercato il senso

ma l’amore poi si piega

se ha un senso che non c’è.

Fortuna oppur Follìa

Fortuna oppur Follìa

 

Se penso al mio passato

c’è un balzo dentro me

il salto di chi ha visto

distruggere ogni cosa.

La mia vita ha regalato

incontri senza sosta

e quello ricevuto

è sempre stato tanto.

Ha avuto tante anime

a cui ho dato a sprazzi

ma loro han regalato

se stesse e il loro amore.

Un folle sono stato

a distruggere ogni cosa

e se memoria ricordasse

la mia non basterebbe.

Fortuna? Forse sì.

Follia? Forse no.

Ma la vita ha sempre posto

il meglio accanto a me

quasi a sfida del rifiuto

a cui giungevo sempre.

 


Le pietre erano sei

 

Nel mare oggi ho raccolto

le mie pietre verità.

In tutto erano sei

ma non chiedere perché.

La prima senza forma

era una verità per tutti

capace di giocare

con il senso e con la vita.

La seconda lunga e stretta

aveva due colori e doppia realtà.

La forma confermava la sua capacità

di entrare in tutta fretta ma non essere mai là.

La terza tondeggiante cambiava direzione

con il vento e con le onde senza fermarsi mai.

La forma dava fiducia ma il muoversi costante

rendeva i suoi contorni sbiaditi nella mente.

La quarta era quadrata dal tono spigoloso

dai colori troppo forti e dai toni molto densi.

Non grande ma ingombrante

non vera ma reale

perdeva tutto il fascino

del sentirsi pietra fatale.

La quinta era malconcia

più punte che pianure

difficile tenere

ma semplice capire.

La sofferenza in vista

le punte, una conquista per vivere il domani.

L’ultima pietra invece

una forma ce l’aveva,

la forma, quella “a cuore”

che il caso aveva dato.

Entrava in una mano

come tutto ciò che ha vita

entrava con il suono

ma senza far rumore.

Non era la sua forma, non era il suo colore

ma era la sua firma che scriveva col calore.

Hai visto chi io fossi

Hai..

 

Hai tutto quel che voglio

Hai quel che c’è di meglio

Hai creduto ai segni del tuo cuore

Hai saputo capire il terreno di chi soffre

Nei tuoi sguardi di donna

hai visto il tuo vissuto

di un uomo un po’ bugiardo

che non vive il suo presente.

Hai scrutato la vita

di un ragazzo fuggiasco

che fingeva la sua forza

da uomo , ma non c’è.

Hai saputo anche capire

il dolore, quello maschile

che segreti non ha più

e che si mette a nudo per regalarsi a te.

Hai dato il tuo di dentro

ti sei data un po’ dovunque,

hai permesso a quel tuo uomo

di esser vivo ancora e in più.

Hai fatto tutto questo

Hai visto me in te

Hai capito chi io fossi dallo specchio dei tuoi occhi.

Hai lasciato che io andassi senza tenere me vicino

Hai temuto che io fossi un ritorno al tuo passato

Hai capito chi io fossi per fortuna tua e mia.

Io gioco con la vita



Io gioco con la vita

Ascolto solo il cuore

è quello che non mente

ma seguire la sua scìa

mi porta fuori strada

Sei tu il vero sogno

ma non la vera donna

Sei tu quella che voglio

non sei quella che avrò.

Io gioco con la vita

di tutte le mie amanti

che sembrano legate

ad un filo di passione.

Non so cosa le attrae

ma conosco le ragioni

che poi sviluppa in loro

il senso del partire.

Tu credi di....



Qualcun altro

Tu credi di aver scelto,
la vita, la migliore
ma tu non hai vissuto
la scelta con il cuore.
Han vinto le abitudini,
ingiusto ma è così.
La scelta è quella vera
e non soffre mai nessuno.
io vivo il mio domani,
tu vivi il tuo passato,
lui vive nel presente
... l'amore qualcun altro.

mercoledì 23 luglio 2008

io chi sono


Tu chi sei


Io chi sono, tu chi sei
noi chi siamo 
nelle mani dell'amore 
quando questo è un non vissuto.
Sono e cerco qualche cosa
sono e penso quel qualcosa
sono e vivo per capire
ciò che ho visto dietro me.
Ho incontrato donne belle
ho incontrato amici cari
ho vissuto molte storie
ho parlato a tanta gente.
Ma nessuno nel percorso
si è mai accorto che io non c'ero
e nessuno in tutto il tempo
ha scandito e condiviso.
Tutto scorre, tutto va
e se chiedi per il tempo
ti diranno...  sta passando
mentre è fermo già da molto.
Quanta gente nel carniere
che non serve ricordare
quanta acqua è poi trascorsa
senza dentro dissetare.
Ecco il punto della vita 
della mia naturalmente
che non guarda il mio didietro
e che offre il mio didentro.

giovedì 3 luglio 2008

Dedicato a......



...chi sa amare

Se decidi di amare
fallo con tutto te stesso
perchè la tua dignità di uomo
è vera e reale solo se ama,
solo se si dedica con lealtà,
solo se dona all'altra metà del mondo
quella parte di se
che l'altra parte del mondo non ha.
Due parti che si incontrano
in unico emisfero che si forma
e che fonde una essenza dentro l'altra
senza che linee si intravedano
lungo la congiunzione degli spazi.
Questa è vita.
Questa è la perfezione dei sentimenti
che esprimi quando ami, senza limiti.

Dedicato a qualcuno che qualcuno non è.
Dedicato a nessuno che nessuno è da sempre.

martedì 1 luglio 2008

sei tu ed è lei




Dentro di te

dentro di te c'è il sapore del mare
che hai regalato al primo nostro incontro
dentro di te c'è una conchiglia dorata
la casa che tu non dividi col mondo.
dentro il tuo modo c'è la voglia di andare
lontano da me ma lontano da tutto
dentro di te c'è un dono nascosto
che tu hai da parte per quegli occhi di bimba.
dentro di te c'è un vuoto senz'aria
che toglie la vita a chi divide lo spazio
dentro di te c'è l'asciutto del sole
che sabbia  è oramai di un'afa dannata.

Nella vita sei un'assente



Il segreto

Fin che sento che ci sei
il pensiero si rilassa
fin che sento che mi vivi
la mia vita assume un senso
ma se giochi con il nulla
e riprendi la tua assenza
è difficile il futuro 
di chi espande i propri occhi.

Fin che sento la tua ombra
che riscalda il mio respiro
fin che sento le tue forme
adeguarsi a quel che esprimo,
il mio incedere davanti 
non ha limiti espressivi
e si assume dentro un senso
e ne vive il suo pensiero.

Fin che sento quei profumi
che hanno scosso ogni mio mentre
fin che sento quella carne
che ha domato ogni mio freno
non concedo mai il ritorno
perchè al nuovo io non credo
e l'affanno del ritorno 
si riposa al solo sguardo.

Fin che vivo tu vivrai
all'interno della vita
fin che vivi io sarò 
all'interno del  respiro
ma i pensieri, quelli stanno
e rimangono a non dire
il segreto che hai nascosto
che la culla in me ha trovato.

giovedì 26 giugno 2008

Il Ritorno del Pensiero

Lei è bella ma non è.


La mia assenza mi è pesata.
La mia mente si è stancata
di vedere me soffrire
col pensiero senza mèta.
Ora vivo la mia vita
con gli inciampi
di chi ha amato
ora vivo la fortuna
di godermi
il mio sorriso.
Lei è bella,
era bella ma il didentro non sincero.
Lei è convinta che le credi
ma non pensa cosa penso.
Lei inventa quando vuole
prende in giro anche se stessa.
L'importanza che lei vive
è l'illudere di se.
La superbia che lei rende
la sconfigge con la vita.
Sembra vivere e non è
che un insieme di tasselli
che si reggono per caso
pieni di malinconia.
Lei è bella ma non più,
l'ho capito dai suoi occhi
che parlavano di un amore
..un ripieno di dolore.

domenica 27 aprile 2008

Furore




... è già il tempo del furore

Il pensiero è sempre lì.
Mi ha stregato coi suoi occhi,
mi ha riempito le giornate,
mi ha rubato la mia essenza
regalandomi se stessa.

Sono qui e i suoi pensieri
accompagnano i miei passi;
sono qui e il suo sorriso
si avvicina ai miei ricordi.

Non ho voglia di pensare,
non ho voglia di capire
anche se dentro il mio tempo
leggo tutto attentamente
senza che il folle amore
non rinfreschi la mia mente
ed accenda una sua luce
che poi calmi il mio furore

sabato 19 aprile 2008

La musica




Le note
Accompagna i miei pensieri,
è la musica africana
il cui ritmo un pò incalzante
da una forza a quel che scrivo.
Poche note, molte scelte,
il gran segreto di ascoltare
danno luce ad un incanto
che da un senso alla giornata.
La tua storia, la mia storia
passi uguali di un cammino
La tua vita, la mia vita
passi uguali di un racconto.

FREDDO



Colori



Spogliati e
ti vestirai coi panni che ho messo nel mio cuore
ti coprirai dei colori dipinti nella mente
e dormirai serena nelle coperte del mio bene
così, il freddo dei tuoi sensi
vivrà il calore dell'eterno.

venerdì 18 aprile 2008

Dentro Durante Dopo


Ancora


Ancora mi emoziono
quando ne sento l'aria,
ne vedo la presenza . .
ne sento la sua assenza.

Il cielo ha le sue stelle
il mare le sue alghe
il buio le sue ombre
ed io, i miei pensieri.

Vorrei non saperlo fare
ed avere un cuore duro
scintilla di una vita
dai profumi senza essenza.

Gli occhi della gente
il fuoco dei giudizi
vibra nei polmoni
di chi non può più amare.

Condanne senza appello
diventano parole
di una cultura vuota
che viene da lontano.

Regalami un segnale,
emoziona il mio respiro,
nasce così il sorriso
ed il seme nel tuo seno.

Io sono la certezza
in un mondo senza ascolto,
non vivo qui in attesa
ma vivo se tu vivi.

Cosa è la Terra di Giulio



La Terra di Giulio


E' la Terra dove vivono i sentimenti
E' la Terra dove l'unica verità è l'amore.
E' la Terra che vive in me
ed è l'unica terra dove io voglio
e sono in grado di vivere.

Esisteva già....
le ho solo dato un nome,
il suo nome,
l'unico che nella mia vita
abbia realmente avuto un senso.

Giulio è l'essenza.
L'essenza della vita
che ognuno di noi avrebbe vouto vivere.

Giulio è l'esistenza.
L'esistenza dei sensi
e la dimostrazione che loro ci sono
e possono anche essere vissuti.

Giulio è la gioia.
La gioia di chi ha conosciuto
il prima, il mentre ed il dopo del sorriso
e del suo dolce e lento giocare con lo sguardo.

Giulio è il mio albero.
Un albero fatto di rami,
fitti all'inverosimile,
pieno di foglie senza tempo
ma complici alla crescita.

Giulio è il futuro.
Un futuro che ognuno innalza
come il bambino che con piccoli mattoncini
crea la sua isola felice
dalla forma piacevole
ma dal terreno fragile ed intenso.

Giulio è la mia casa.
La casa dei miei pensieri.

domenica 30 marzo 2008




Piccoli incontri

I piccoli incontri,
uno scontro continuo,
distruggono il bello
che il pensarci poi crea.

Tornare ad avere
il calore alle spalle,
del piccolo incontro
fa un pensiero passato.

Tornare ad avere
l’incolore alle spalle,
del piccolo incontro
fa un momento negato.

Io rimango dentro me



Quel che…

Quel che sento
Quel che provo
Non è facile donarlo.

Tu lo vuoi
Ma non lo prendi
Se lo accetti, lo rinneghi.

Se è amore
va vissuto
Se è uno scherzo, va deriso.

Fuggi via
Col tuo pensiero
Io rimango dentro me.

La paura tra di noi



Il mio percorso



Sto vivendo un mio percorso,
ho vissuto come un orso
consumando i miei pensieri,
forse, no, … ma sino a ieri.

E stamane ho poi raggiunto
un concetto assai lontano,
lo vedevo senza mèta
poi ho compreso che era mio.

No, non voglio a te rubare
Il sorriso dei tuoi giorni.
No, non voglio a te turbare
con paure di controlli.

Chi sa vivere un suo senso
ha pensieri ma non freni.
Tu che sani con la mente
vivi tutto senza gente.

Io son qui, tu sei lì,
non lontani, non vicini.
Tu sei qui, io son qui,
siam vicini ma lontani.

Frammenti di una vita, ora



Frammenti di una vita

Quando entri nella vita di un altro devi saperlo fare.
Quel luogo è sacro, è un luogo dove nel tempo
sono stati acquistati tantissimi piccoli cristalli
che ad un urto senza cura, si riducono in mille frammenti,
i frammenti di una vita.

Perdersi


Non simili

Due vite, due storie
non simili ma intense
si perdono nel buio
di un racconto mai fatto

martedì 25 marzo 2008

Strappo alla vita



Gli occhi suoi non guardano
L'immagine “http://www.onemoreblog.org/images/munch-urlo.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.
Un urlo di dolore
attraversa la mia mente
trafigge tutto il corpo
lacera la pelle.

Un viso indifferente
ha vinto la mia angoscia
Un volto senza smorfia
ha segnato la mia vita.

Mi dico, come può
chi soffre veramente
restare con il fiato
quando l'aria non è qui.

Gli occhi suoi non guardano
Gli occhi suoi non vedono
Come può chi vuole bene
tradire il proprio amore.

Un urlo di dolore
separa le mie membra
ma ho già sofferto troppo,
una vita solo mia.

Non è tempo di sbagliare
poichè pago solo io,
il coraggio del mio vivere
mi porta sempre il conto.

Non invidio chi non paga
finisce per non vivere
e il prezzo mio salato
mi ha reso più sicuro.

Comunque vado avanti
comunque ho in me il sorriso
di un uomo che in se sente
le armi del donare.

Povero chi non conosce
il vivere con amore
poichè non far soffrire
vuol dire non capire.

L'amore è un'altra cosa
non è un anello al dito
ma è bello mascherarsi
dietro un fatto reso.

Quello che son sicuro
che sono di passaggio
nel cuore di una donna
che l'amore non tutela.

Spero che in questa storia
tutto rimanga fermo
a prima del mio arrivo
a quello che già c'era.

Chi vive di rimpianti
Chi vive del corteggio
Chi vive dell'ignoro
Ma tutti quanti santi.

lunedì 24 marzo 2008

REGOLE



Perchè accade

Ma davvero è così
che la vita ha deciso
che due cuori d'incontro
hanno spazi diversi...


Nessuno che conta
Nessuno che ama
ha potuto deporre
il sigillo alla legge.
Aspetto che gli occhi
di una mente diversa
nel modo piu giusto
metta tutto al suo posto.


Ma il suo posto qual'è...

La regola data
di un passato sbagliato
o il canto del cuore
di una forza mai doma.

Un amore pulito



Amanti dovunque

Un attimo, uno sguardo,
un sussulto, amanti da subito
ma non amanti qualunque
forse amanti dovunque.
Io la osservo da dentro
ed è un amore pulito,
una passione senza follia
un incastro perfetto.
Ora non siamo piu soli
qualcuno si aggiunge al silenzio,
qualcosa accade nel mentre,
frammenti di altri tra noi.
Un amore pulito
non ha il suo nascosto,
gli attimi e i doni
sono al conto di tutti.
Guardando il profondo
il cammino del senso comprendi.
Guardando i contorni
uno dei tanti diventi.

E' un amore pulito
e sono pronto a lottare
perchè quello che provo
chi sei tu per sporcare.

venerdì 21 marzo 2008

LA MENTE DI CHI PENSA, VOLA VELOCE



Una rondine nel cuore

L'immagine “http://img292.imageshack.us/img292/5805/cuoregx8.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.
Una piccola rondine
vola veloce nel mio cuore,
sento il suo respiro lieve
che non disturba il mio battere.

Nel suo mondo c'è il rispetto
nel mio cuore c'è il pulsare,
ma il vivere è un vivere eterno
dove insieme camminano lenti.




Dentro
L'immagine “http://www.telesono.it/blogandgo/blog/Blog%20and%20Go15_file/La-vita-dentro.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.
I figli del pensiero
sono frutto di un sorriso;
li leggi, li ami, li cerchi
e tu senti il libero dentro.




Il pensiero dell'inverno
L'immagine “http://www.capurromrc.it/storie/formica.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.
Ero giovane, una formica al lavoro...
lenta, continua, una sosta difficile,
ed ho sempre amato guardarla
stanco della sua semplice continuità.

Il suo incedere e fare
ha il sapore di cibo da Re
e la paura la lascia in cammino
di certezza per l'inverno opulente.




Il tempo che scorre

http://sefelia.altervista.org/_altervista_ht/donna_lignea.jpg

Alla finestra osservi che il mondo
cammina e poi corre veloce
e comunque tu stai fermo a guardare
il procedere altrui nel tuo spazio.

Piccole domande una sull'altra
senza darsi risposta
e diventano tempo che scorre
in un ripetersi in attesa d'ascolto.

martedì 18 marzo 2008

Troppo diversi



Un rapporto nuovo

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Siamo due mondi diversi
ma abbiamo noi stessi in comune,
siamo in un mondo di versi
ed esprimerci ci rende vicini.

Scopriamo un mondo nell'altro,
il cui fascino è intenso ed è vivo,
il pensiero è dividere il tempo
regalandoci un impegno comune.

Son convinto che il tuo spazio ed il mio
si congiungono in una linea di versi.
Son sicuro che il tuo vivere e il mio
si riflettono in un darsi diverso.

Sei tu il mio altro vivente
sei tu la metà del pensiero
rappresenti quel che cerco da sempre
tu sei certo il mio dono costante.

Riconosciuti già siamo da tempo
e la pelle oltrepassa il sentirsi
e dividere il tempo di tutto
renderebbe l'attendere, un fare.

Donne senza Tempo



... senza tempo


Il mio desiderio è un fiume
che inesorabile scende dalla vetta del pensiero.
Immaginarla rende uomini
Toccarla rende animali.
Averla, porta il corpo a sacrificarla
ad una violenza fatta d'amore.
Se il mio seme potesse generarla
le ruberei una parte di se
per ammirarne il mutare
pervasa da tutto il mio dentro.
Le strapperei gli occhi
per poi restituirglieli
pieni del colore del mio animo
e arricchiti da piccole virgole
di una poesia che il tempo
ha dedicato alle donne senza tempo.

Le pervaderei i capezzoli
di miele d'acacia
per poter essere l'ape
che punge il suo nettare
dopo averlo creato, consapevole
che quello che sta stuzzicando
è il punto dove si incontra
il suo corpo ed il mio piacere.
Le bagnerei la mente
del mio seme,
raccolto nel tempo
che il pensiero ha vissuto di lei,
incapace d'altro.
Il suo respiro sarebbe assente
e il suo divenire totale.
Il suo donarsi completo,
.solo il suo Lei ed il mio Io.

http://farm2.static.flickr.com/1191/1349997747_2ef9b6eb5c.jpg

lunedì 17 marzo 2008

NIENTE



NIENTE

L'immagine “http://www.musicletter.it/Cover%20Jingle/il_grande_niente.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.
Perchè curarsi del fare
se oltre non c'è niente

Perchè impegnarsi a creare
se oltre non c'è niente

Perchè difendere i propri ideali
se oltre non c'è niente

Perchè desiderare il bello
se oltre non c'è niente

Basterebbe fermarsi al prima
senza andare oltre
prima che non ci fosse il niente
.L'immagine “http://www.clandestinoweb.com/images/stories/AAAAAA/prodidoppio.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.

domenica 16 marzo 2008

Illusione



RICONOSCI UN AMORE

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Riconosci un amore e cosa fai…
Potresti viverlo senza dramma alcuno
lasciandolo scorrere lungo le tue giornate
e lungo i tuoi tempi e i tuoi spazi senza impegni.
Ma a quel punto devi saper accettare
anche i suoi tempi e i suoi spazi
senza che niente ti coinvolga
e senza nessun retropensiero.
Devi essere in grado di gestire le tue emozioni
e le tue reazioni insieme ai tuoi coinvolgimenti.
A questo punto, forse, torniamo all’inizio…
ma hai davvero riconosciuto un amore?

Riconosci un amore e cosa fai…
Lo vivi e ti dedichi a lui completamente
dimenticando in buona parte il tuo presente
perché è lui la tua ragione di vita.
Ti lasci prendere, vivere, possedere dall’amore
e cristallizzi la tua vita
evitando di coinvolgere gli affetti
ma abbandonandoti al tuo presente.
Ma questo è un rischio, grande, poiché,
come molte cose che nascono rapide…
hanno la stessa velocità nel trapasso.
E allora perché gettar via il proprio presente ,
non sempre da gettar via,
per un qualcosa che forse converrebbe vivere
in modo intenso ma senza domani?

Riconosci un amore e cosa fai?
Gli dedichi un tempo senza senso.
Lo vivi, senza sforzo, utilizzandolo
per non annoiare le tue giornate.
Qualche baruffa, poco impegno,
molta scena ma una morte annunciata.
Sai che non vuoi mutare quel che hai,
sai che in fondo potresti comunque avere,
per cui vivi quando capita quello che ti capita.
Le tue giornate sono le tue, le sue sono le sue
e…così via..fino alla fine.
Allora l’amore che hai riconosciuto non era amore
ma un piccolo surrogato dell’attimo
che muore al primo intoppo.

Riconosci un amore e cosa fai?
Fai finta di viverlo
Fai finta di sentirlo
Fai finta di dirglielo
Mentre l’altro lo vive
lo sente
lo ascolta.
Questo è il vero misfatto
perché illudi che tu sai amare
perché fai credere di esserci
ma tu sei solo in te stesso,
perché tu pensi un percorso
che è un tuo senso unico
mentre chi ti vuole, desidera
il senso alternato.

Riconosci un amore e cosa fai?
Smetti di farlo e rassegnati.
Sei solo una persona che
a stento riconosce se stessa.

Strip Tease Stampa artistica di Thierry Vasseur

sabato 15 marzo 2008

Dove la musica, la voce e le parole creano un sogno



“Processo a me stessa”
-
Anna Oxa/Pasquale Panella (Festival di Sanremo - 2006)

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Spuntava la primizia dei tuoi seni
come in mare due punte di scoglio
li hai messi nelle mani di chi afferra
concessi come l’uva nella bocca.

Tu sei il limite di chi cerca la terra
tu sei il limite di chi ti tocca
tu sei l’antipatica e la bella

sei quasi nuda ossia vestita quasi
ma spogliata diventi un quesito
per chi ti abbraccia come un suo vestito
e ‘non ho niente’ dici ‘non ho niente’
tutti pensano che non hai niente addosso
dici ‘è vero ma quel che posso
è il mio sentimento niente addosso’

Tu sei il tuo processo ad ogni passo
ad ogni passo come se ballassi.
Tu sei la confessione ad ogni canto
e geme il godimento e gode il pianto.

Crediamo di creare i sentimenti
li leghiamo ai piaceri e ai tormenti
li diciamo coi sospiri e coi lamenti
li giuriamo come se non fosse vero
che noi proviamo quello che proviamo.
Li vogliamo assurdi come fantasie
li vogliamo credibili ma li diciamo
con parole incredibili
e gli diamo
una ragione col cuore in mano
li vogliamo capire e non li capiamo
e cosi’
li soffochiamo con quelli che
noi crediamo sentimenti.

Spuntava la primizia dei miei seni
come in mare due punte di scoglio
li ho messi nelle mani di chi afferra,
concessi come l’uva nella bocca.

Io sono il limite di chi cerca la terra
io sono il limite di chi mi tocca
io sono l’antipatica e la bella
io sono il mio processo ad ogni passo
la confessione di un mio gesto e’ un ballo
io sono il mio processo ad alta voce
e, se confesso che respiro, io canto
facciamo un gioco bello come il mare
sono io mi faccio attraversare.

Il corpo nudo un limite del mondo
si muove come l’acqua con i fianchi
si muove da vicino all’infinito
il tempo è come leggere la sabbia
e noi pensiamo ai passi che lasciamo
ma l’orma dell’amore la ignoriamo
ci solleviamo, andiamo via di là
lasciando un vuoto di felicità.
L'immagine “http://www.entrenosblog.blogger.com.br/Mulher%20triste.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.


Questo brano merita un commento...
forse non il mio,
ma sicuramente quello di una emozione,
quella che ha saputo lasciarmi
che io filtro e restituisco
nel modo che mi è piu consono,
scrivendolo.


Commento
Il testo di Panella... lascia i brividi addosso.
Il testo riesce a rievocare con le sue parole
quello che la passione fa vivere alla pelle.
Io credo nel dono,
il dono del comunicare le sensazioni.
Qui c'è arte,
arte del leggere il vivere.
Anna Oxa
è sicuramente una voce,
una grande interprete delle sensazioni
in special modo quelle struggenti,
sensazioni
che non è mai semplice interpretare.
E allora?
Allora accade che
quando l'arte incontra l'arte,
"un processo a me stessa"
diventa la prova tangibile,
l'atto di accusa verso tutti quelli
che scrivono e cantano
senza donare e senza regalarci
la possibilità di ricordarli.

Umberto

sabato 8 marzo 2008

la vita non ha un senso, ma almeno due




STORIA IN COSTRUZIONE




Sto scrivendo una storia, la mia storia, che aggiornerò spesso, perchè la mia vita sta vivendo un cambiamento che intendo guardare da dentro e da fuori, cercando di fermare il momento, cercando di capire il percorso.
Per cui la storia subirà aggiornamenti continui e sarà ... una storia in movimento ... come la mia vita del resto.

Tu non sai, io non so



Paura d'amare



Io amo, Io sono,
è quasi lo stesso
il filo che unisce
sta dentro di noi.

Amare è soffrire
ma tu non lo fai
perchè usi il tuo senso
del saper che non so.

Ignori la vita
che l'altro poi compie
che lo rende qualcuno
agli occhi del mondo.

Ignori il suo vivere
in tutte le essenze
Ignori il suo fare
e le altre presenze.

A te basta vivere
nel mentre il rapporto
ma cosi non innalzi
nessuna speranza.

E' chiaro che questo
non è mai un mattone
che posto sugli altri
diventa una forza.

E' chiaro che questo
ha un futuro nascosto
dove quell'oggi
non è il tuo domani.

Non tocco la vita
che tu hai creato
non tocco il tuo mondo
la cui forma è la tua.

Ora prendo dal tuo
quello che il tempo mi da
perchè viverlo è intenso
e pensarlo è immenso.

Se dovesse finire
la tua vita rimane
se dovesse finire
la mia vita non c'è
.L'immagine “http://data2.blog.de/media/282/631282_a87f48ed84_m.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.

Tu rischi il durante
io rischio il mio dopo
ma essere insieme
ha il sapore del bello.

Tu non sai, io non so
questo è quello che è
tu non sai, io non so
questo è vivere l'oggi.

Il domani, il tuo
io già lo conosco
il domani, il mio
io già lo prevedo

La vita forse è bella
per queste stampelle
che la vita ci dona
nel nostro percorso.


http://img264.imageshack.us/img264/7907/cenerentola1qa4.jpg
FORMULA DI SAGGEZZA

giovedì 6 marzo 2008

Giocare con la vita



non giudicare mai

http://img529.imageshack.us/img529/6220/midanegkq9.jpg
Chi pensa ha un suo sentiero
Che vive il suo presente
E gioca con la vita
Perché ridere è importante.

Chi agisce ha un suo pensiero
Che cresce con il fare
E gioca con la vita
Perché viverlo è importante

Chi giudica ha un suo danno
Che evita se stesso
E gioca con la vita
Perché leggerlo è importante

Chi ama ha una passione
Che rompe il suo cammino
E gioca con la vita
Perché esserci è importante.

Se giochi con la vita
Se pensi non agisci
Se giochi con la vita
se giudichi non ami
immagine

Agisci e non pensare
Ama, senza giudicare
E il gioco della vita
Si sveglia di riflesso.

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martedì 4 marzo 2008

E' piccolo, piange



Uno dei tanti



E' tenero , ha il cuore
ma poi, a che serve
se al minimo strillo
lui perde una goccia.

Che sciocco, che strano
siam nel tremila,
c'è ancora chi pensa
che si scioglie qualcosa.

Ma lui è assai fermo,
non vede la nebbia
ne i segnali di fumo
che da sempre son lì.

Conviene morire
con gli occhi un po chiusi
conviene far finta
che la vità è poi qui.

Una finzione di gruppo
stavolta anche a due
fingiamo d'amarci
e di notte cullarci.

Ti scrivo chi sono
ti mando messaggi
ti invio il mio dentro
ti cerco e ti penso.

L'incontro è lontano,
intenso è il mio gioco
ho tanto da fare
con questo e con quello.
L'immagine “http://danyli.altervista.org/blog/images/Incontro.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.
Il suo tempo è prezioso
si sente cercata,
vive la vita
in una oasi fatata.

Da lì non si esce
ammantata di bene
un uomo la cerca
e l'altro la brama.

Ti chiudi in un limbo
di una vita dipinta ,
l'artista l'ha fatta
e la tela l'ha cinta.

Così io non esco
e se esco son tua
così io non esco
se non esco son vostra.

A me cosa cambia
la mia vità è felice
seppure comprendo
il contorno va bene.

Io sono la donna
quella di sempre
troneggia il pensiero
palpeggi la pelle.

Si vive di vero
si vive di finto
si vive di aria
e di muro dipinto.

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Si gioca col mondo
si gioca col senso,
mettetevi in fila
c'è un premio per tutti

E' come un tiro
di palla al biliardo,
la sponda risponde
in eterno tuo tocco.

Son qui che vi attendo
che il rimbalzo continui,
la cosa importante
è pensare..siam primi.

Speriamo che il tempo
lenisca le cose
e cambi il suo modo
di legger la vita.

Io cerco di fare
un passaggio carnale
in modo che cambi
di colpo lettura.

Se lei poi ci sta
divento poi uguale
a tutto un vociare
di gente che adùla.

Rientro così
anche io nei normali
col volto contratto
e la speranza di avere.

A quel punto divento
uno, forse, dei tanti
che prende la vita
con l'uso dei guanti

perchè la paura
che vive poi dentro
è quella che tocchi
e non lasci la forma.

La Verità è davanti



Basta vivere, con calma

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Con calma capisco
con calma ora vedo.
Distinguo contorni
già chiari da tempo.

Il cuore, sì c'è,
il cuore rimane
ma vedo all'interno.
figure e poi ombre.

Io voglio qualcosa
Io voglio qualcuno
ma la mente dell'altro
ha pensieri diversi.

Io leggo la mente
Io leggo il suo dire
ne traduco i pensieri
ne comprendo il suo senso.

Una paura lontana
una paura che torna
il mio corpo sta urtando
un baluardo e il suo clone.
http://animadidio.files.wordpress.com/2006/11/asteroid_12.png
Per me tutto cambia
per me c'è un momento
che trovando il mio altro
prendo tutto e mi cambio.

Per gli altri non è
per gli altri è tutt'altro
ma chi ha l'anima in pena
non dichiara il difetto.

Basta vivere ancora
basta vivere intanto
e si prende dall'ora
quel che c'è, senza affanno.

Animale distratto
Animale distrutto
il binomio perenne
a favore del primo.

E giochiamo la vita
e giochiamo il suo gioco
la partita di scacchi
ha iniziato il suo giro.

Sarò sempre lo stesso
sarò sempre presente
con un lontano più attento
con un lontano diverso.
http://img.fotocommunity.com/photos/9017211.jpg

lunedì 3 marzo 2008

I due Vulcani (non mia)



Il vulcano innamorato

Il vulcano innamorato Nelle comunità di Cotacachi si racconta la storia dei vulcani Imbabura e Cotacachi. L'Imbabura, grande e imponente, è sempre stato considerato da tutti gli abitanti della Pachamama (la Madre Terra in lingua kichwa) come un padre saggio. Tutte le mattine, fin da quando si ha memoria, egli si alza prestissimo, ancor prima che le prime luci del sole illuminino la valle, per controllare che ognuno svolga il proprio lavoro. Taita (Papà) Imbabura, così lo chiamano i Kichwa delle comunità, sorveglia che il fiume porti le sue acque nella giusta direzione, né troppo lento, né con troppa fretta, e che il vento non perda tempo a parlare con gli alberi della montagna invece di soffiare da una parte all'altra. E anche che ogni uomo e donna compiano i loro doveri, come la semina dei campi, il pascolo degli animali e tutte le faccende di casa. Ogni cosa deve andare nel verso giusto, perché ognuno fa parte di quell'armonia naturale di cui il grande vulcano è il guardiano.

E' così che, per rispetto alla sua saggezza e anzianità, ma un po' anche per paura di qualche punizione, tutti si dedicano a ciò che spetta loro. Non sono poche le volte in cui, per aver mancato al proprio dovere, Imbabura ha mandato il ghiaccio sulla valle o le nubi temporalesche, per ammonire ed insegnare. Il vulcano, insomma, ha un gran da fare tutto il dì, ma si sa che il tempo per il cuore non manca mai. Questa è la storia di quando tantissimi anni fa Imbabura s'è innamorato.

Un bel giorno d'agosto, mentre l'aria sollevava dai campi l'odore della terra appena dissodata, Imbabura decise che avrebbe dichiarato il suo amore nei confronti di Cotacachi, il vulcano che amava ormai da tantissimo tempo. L'Ecuador è un Paese disseminato di alte montagne e di vistosi vulcani, ma guardandosi attorno, Imbabura non poteva che vedere Cotacachi, la vetta più bella, pensava, che era mai esistita sulla terra.

Con un mazzo di alberi da frutto appena raccolti, Imbabura si presento allora dinnanzi alla sua amata, e approfittando delle poche nubi che ostacolavano lo sguardo, la rimirò dritto negli occhi e le dichiarò i suoi sentimenti, forti e decisi come la roccia di cui era fatto. Cotacachi, mentre ascoltava le sue parole, era rimasta immobile come solo le montagne sanno fare, e quando ebbe finito gli rispose. Erano anni, disse, che aspettava questo momento, e non desiderava altro che essere sua sposa. I burroni tremarono per l'emozione quando le due montagne si regalarono un primo abbraccio e la valle sembrò per un attimo in preda a piccole scosse di terremoto.

Da quel giorno, ogni volta che i due vulcani si facevano visita, l'uno lasciava all'altro un poco della sua neve. Col matrimonio, e l'unione, arrivò il monte Yanaurcu, figlio di Cotacachi e Imbabura. Col passare degli anni, si dice, Imbabura soffre periodicamente di forti dolori di testa, che durano per giorni e giorni. Per questo la sua sommità si ricopre di nuvole bianche. Ciò nonostante, dall'incontro dei due vulcani, si sparse nella valle introno una nuova aria di amore e fiducia. Si dice anche che la leggera brezza che si alza di notte sulle comunità montane del Cantone, siano i baci di buona notte che Cotacachi e Imbabura, i due vulcani innamorati, si soffiano a vicenda.

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