mercoledì 30 gennaio 2008

Le frasi dell'intelligenza

I Sensi

Dai sempre un senso ai sensi
perchè i sensi un senso non ce l'hanno.
Ma purtroppo dando un senso ai sensi
i sensi un senso non l'avranno.

Piccole storie






L’orso Zop…po, uno dei tanti.



Nel bosco da sempre esiste una “legge del bosco” ……. il più forte mangia il più debole.

E’ la natura ma è anche l’uomo che non permette che nel gruppo ci sia un elemento meno forte, all'apparenza, degli altri.

Questa è la storia di Zop l’orso zoppo.

Zop era identico ai suoi amici, conosceva e viveva le loro stesse sensazioni ma , purtroppo, aveva qualcosa in meno… non poteva né correre, ne lavorare insieme a loro.
Zop era messo da parte dai suoi compagni che, forse, inconsapevolmente avevano creato in lui un senso di inferiorità..naturale.

Zop soffriva e si sentiva solo perché avrebbe voluto essere uno dei tanti, ma lui non era nato “uno dei tanti”.
Una mattina Zop decise di uscire dalla sua tana …voleva reagire alla sua solitudine.

Inizio così a vedere il mondo, ad ascoltare gli altri, a guardare la vita, il sole e la natura che, e ne fù colpito, gli sorridevano.

Senza farsi vedere si avvicinò ad un cervo che parlando con il suo piccolo, raccontava come nel mondo ognuno fosse nato con uno scopo, che ognuno possedeva doti uniche, diverse anche in modo evidente da quelle degli altri.
Per dimostrare queste doti, però, bisognava veramente volerlo.

Zop si chiese quale fosse la sua dote e non gli riuscì di trovarla… che dote poteva avere se non poteva correre e lavorare come gli altri?
Il cervo intanto parlando al suo cerbiatto gli raccomandava di non guardare mai solo quello che gli mancava ma di osservarsi dentro in modo piu attento conoscendo così meglio se stesso, mettendo a frutto le proprie capacità.

Zop era confuso come non mai.
La mattina dopo era insieme ai suoi compagni e con molta tristezza li guardava lavorare .
Ma in lui “tuonavano” le parole che aveva sentito il giorno prima dal cervo.

Forse era il momento di affrontare la realtà.

Un giorno, osservando i suoi amici scavare la terra notò sopra la loro testa che la galleria cominciava a cedere.......
si domandò perché, e intuì che nessuno aveva mai pensato a qualcosa per rendere la vita dei suoi compagni più sicura.
Intanto tutto intorno a loro iniziava a franare.

Avvisò i suoi amici del pericolo ma non lo ascoltarono.
Preparò un disegno per spiegare quello che stava accadendo ma non fu ascoltato.
Allora
urlò, con tutto il fiato che aveva in gola….. e fu ascoltato.
Fu dapprima deriso ma piano piano riusci a farsi prendere in considerazione e a farsi capire.
Fu costruita in tutta fretta una volta protettiva e, proprio mentre stavano finendo di costruirla, la parte finale della galleria cedette, mentre, quella protetta con il progetto di Zop, resse.

Tutti furono stupiti ma tutti corsero a ringraziare Zop per aver salvato loro la vita.

"Oggi sono certo che aldilà dell'apparenza tutti siamo diversi gli uni dagli altri. Tutti abbiamo qualcosa, dobbiamo solo essere in grado di valorizzare le nostre attitudini e il nostro talento”.

Zop era diventato, in tutte le sue diversità “uno dei tanti”.


BERTO

Dedicata a chi non riesce o a chi non gli viene permesso di credere in se stesso.

Filastrocche Prima



Avevo un bel giochino
di ERTO

AVEVO UN BEL GIOCHINO
MA UN AMICO BIRICHINO
INVIDIOSO DEL GIOCHETTO
MI FECE UNO SCHERZETTO

PRESE IL MIO GIOCHINO
LO NASCOSE IN UN CAMINO
E DOPO, QUATTO QUATTO
RIDEVA DEL MISFATTO

CERCAVO IL MIO GIOCHINO
LA SERA ED IL MATTINO
MI FECE USCIRE MATTO
L’AMICO SENZA TATTO

PENSAVO AL MIO GIOCHINO
IMMAGINANDOLO VICINO
PENSAI.. “STA SOTTO AL LETTO
O FORSE SOPRA AL TETTO”

IL LADRO DEL GIOCHINO
DICEVA.. “SEI UN BAMBINO”
MA ERO DISPERATO
DEL GIOCO NON TROVATO

ALLORA PRESI UN PUPAZZETTO
CHE AVEVA SOPRA AL LETTO
ERA IL PREFERITO
PER LUI ERA IL SUO MITO

NASCOSI IL PUPAZZETTO
DENTRO L’ARMADIETTO
E LO FECI USCIRE MATTO
PER QUEL CHE AVEVO FATTO

MI CHIESE IL PUPAZZETTO
ED IO GLI DISSI NETTO…..
“RIVUOI LUI VICINO
RIDAMMI IL MIO GIOCHINO”

CAPITA LA LEZIONE
FECE L’ARIA DA MICIONE
RIDANDO IL MIO GIOCHINO
A ME CHE ERO UN BAMBINO

QUANDO QUALCUNO FA’
QUALCOSA CHE NON VA’
PER FARGLIELO CAPIRE
NON BASTA SOLO IL DIRE

BISOGNA CHE LO PROVI
PUNTO DAI SUOI ROVI
CAPISCA COSì IL SUO GESTO
DIVENENDO MESTO MESTO

GIOCHINO O PUPAZZETTO
IMPORTA COSA HA DETTO
ALL’AMICO UN PO MONELLO
IL GESTO SENZA APPELLO

DI CERTO L’AMICHETTO
CON IL SUO PUPAZZETTO
COMPRESO HA CHE IL GIOCO
E’ BEN CHE DURI POCO



Amavo una ragazza di ERTO

Amavo una ragazza
e’ vero un poco pazza
ma al tempo in cui l’amavo
l’amore io cercavo

Il cuore mio impazziva
Per l’oca un po’ giuliva
che lei donava a se
quando guardava me

L’aspetto trasognante
nell’occhio un po’ ammaliante
scomparve di colpo un dì
quando le dissi sì

Da quel momento stesso
capii quando ero …lesso
Compresi nei suoi occhi
La fine e i suoi rintocchi

Scomparve la giuliva
e poi, per me tardiva,
comparve quella donna
da noi detta “ a maronna”.

La testa dentro a un secchio
davanti ad uno specchio
Per non guardarmi in faccia
…. È meglio che io taccia.

Capiì, con un esempio
che ero ormai uno scempio
perché gli amici cari
avevan sguardi amari.

Mi resi conto allora
che rossa, bionda o mora,
la donna che fa centro
è quella che ami dentro.

Per cui mi do un consiglio
La donna non è un giglio
Se vuoi davvero averla
Dimentica la perla

Se giochi col futuro
Non sempre cerca un muro
Guardale gli occhi, guardale il fondo
prendi l’anima ed il suo mondo

Ama in te stesso
Ma ama adesso
Ama quel volto
ma molto molto




Favole Favole

Favole dedicate

Favole della natura

POESIE SENZA TEMPO E SENZA FORMA



Il Bicchiere

Non riempirlo mai a metà
non guardarlo mezzo vuoto
non lo vivere alla fine
cerca sempre il suo colore


... e la noia sparisce.




... mai più


Vivere il Tempo,
il senso nascosto,
tu cerchi lontano
ma distratto da tutto.
Vivere l'attimo
è un gestire d'impatto
non credo sapessi
se potevo poi darmi.
Credo che ora
sia un tempo diverso
dove trovo uno stelo
il cui fine è una rosa.
Sono io, son diverso
un verso diverso
che mi segue il pensiero
abbandonandomi mai.

Vivo il mio tempo,
nascosto mai più.








Non sempre di ERTO

Non sempre tu vedi
Non sempre ti sembra
Non sempre tu vuoi
Non sempre tu puoi

Guardala dentro
Guardala fuori
Toccale il cuore
Altrimenti lei muore.

Nascondi i pensieri
Quelli gravi, di ieri
Nascondi il rancore
Cancella il dolore

E’ lei che ha bisogno
Di un uomo diverso
Diverso da quello
che mostri al tuo mondo

Tu eri, tu sei
E forse sarai
Ma quello che ami
L’avrai forse mai

E quando tu incontri
Quel mai non atteso
Riconosci il suo senso
e sai già che sarà

Affrontala sempre
Con garbo, con tatto
E cerca di amare
Da felino, da gatto

Perché se tu sai
Che quello che dai
Ha un valore costante…
Diventa importante

Regalale un sogno
accontenta il bisogno
Soddisfa il suo genio

E L’avrai come premio




Son qui che ti attendo
di ERTO

SON QUI CHE TI ATTENDO
SON QUI CHE TI PENSO
INTENSA E' L’ATTESA
PROFONDO E' IL PENSIERO

ATTENDO CHE SQUILLI
MA NON SONO NERVOSO
ATTENDO CHE BRILLI
MA NON E' PIU' LUMINOSO

CHISSA SE SARA'
MA E' CERTO DI GIA'
LE ORME SON FATTE
FORTI, CHIARE E COMPATTE

SEGUIRLE NON SERVE
LE HA CREATE IL PENSIERO
NON SERVE CAPIRLE
PER SEGUIRLE DAVVERO

ATTENDO CHE SQUILLI
È QUESTA L’ATTESA
ATTENDO ZAMPILLI
DI FRESCHEZZA INATTESA

PERCIO' MI SOLLEVO
DALLO SGUARDO UN PO’ GRAVE
PER CUI IO SON VIVO
IN UN MONDO DIPINTO

PERCHE' L’ARTE SE CONTA
CONTA QUANDO PRODUCE
PERCHè L’AMORE SE CONTA
CONTA QUANDO PERDONA





ERTO per Tella…


Gli occhi, la pelle,
ero ancora bambino
Guardavo il suo volto
con il cuore raccolto

L’amore di sempre,
un nome da grande
l’amore di mai
una ricerca costante

Risenti il suo nome
ma non la sua voce
le stesse vocali
ma un tono da donna

Le parli, lei scherza
si apre con calma
Ha l’aria lontana
di chi è distaccata

Ma il tempo scalfisce
con dolcezza quel muro
perché chi lo afferma
ha bisogno, sicuro

Ed io che l’attendo
divertito ed attento.
Aspetto, corteggio
il cuore palpeggio.

Non conosco il suo volto
ma poco a me importa
ma capisco la donna
alla ricerca di nulla

Qualcosa mi attrae
in come si pone
e la parte matura
mi spinge a tentare

Ma l’essenza di donna
che sento, che colgo
mi dà quella spinta
che dentro c’è già

Nella vita lei cerca
per capire il perché
sperando che un giorno
Lei cerchi…..di me







Lettura


Se leggi la mia vita
vuol dir che la conosci
Se ami la mia vita
c'è sempre un interesse
Se affronti la mia vita
dai un senso a quel che faccio

... e se ragiono e vivo
non sono più un pagliaccio