mercoledì 20 agosto 2008

si spiega e non si piega


L’amore poi si piega.

 

L’amore non si spiega

racconta una canzone

ed è quel che ha dedicato

una donna al nostro amore.

La colpa che io ho avuto

è stato dargli un nome

poiché non ce l’aveva

e non l’avrebbe avuto.

L’amore non si spiega

e ne ho cercato il senso

ma l’amore poi si piega

se ha un senso che non c’è.

Fortuna oppur Follìa

Fortuna oppur Follìa

 

Se penso al mio passato

c’è un balzo dentro me

il salto di chi ha visto

distruggere ogni cosa.

La mia vita ha regalato

incontri senza sosta

e quello ricevuto

è sempre stato tanto.

Ha avuto tante anime

a cui ho dato a sprazzi

ma loro han regalato

se stesse e il loro amore.

Un folle sono stato

a distruggere ogni cosa

e se memoria ricordasse

la mia non basterebbe.

Fortuna? Forse sì.

Follia? Forse no.

Ma la vita ha sempre posto

il meglio accanto a me

quasi a sfida del rifiuto

a cui giungevo sempre.

 


Le pietre erano sei

 

Nel mare oggi ho raccolto

le mie pietre verità.

In tutto erano sei

ma non chiedere perché.

La prima senza forma

era una verità per tutti

capace di giocare

con il senso e con la vita.

La seconda lunga e stretta

aveva due colori e doppia realtà.

La forma confermava la sua capacità

di entrare in tutta fretta ma non essere mai là.

La terza tondeggiante cambiava direzione

con il vento e con le onde senza fermarsi mai.

La forma dava fiducia ma il muoversi costante

rendeva i suoi contorni sbiaditi nella mente.

La quarta era quadrata dal tono spigoloso

dai colori troppo forti e dai toni molto densi.

Non grande ma ingombrante

non vera ma reale

perdeva tutto il fascino

del sentirsi pietra fatale.

La quinta era malconcia

più punte che pianure

difficile tenere

ma semplice capire.

La sofferenza in vista

le punte, una conquista per vivere il domani.

L’ultima pietra invece

una forma ce l’aveva,

la forma, quella “a cuore”

che il caso aveva dato.

Entrava in una mano

come tutto ciò che ha vita

entrava con il suono

ma senza far rumore.

Non era la sua forma, non era il suo colore

ma era la sua firma che scriveva col calore.

Hai visto chi io fossi

Hai..

 

Hai tutto quel che voglio

Hai quel che c’è di meglio

Hai creduto ai segni del tuo cuore

Hai saputo capire il terreno di chi soffre

Nei tuoi sguardi di donna

hai visto il tuo vissuto

di un uomo un po’ bugiardo

che non vive il suo presente.

Hai scrutato la vita

di un ragazzo fuggiasco

che fingeva la sua forza

da uomo , ma non c’è.

Hai saputo anche capire

il dolore, quello maschile

che segreti non ha più

e che si mette a nudo per regalarsi a te.

Hai dato il tuo di dentro

ti sei data un po’ dovunque,

hai permesso a quel tuo uomo

di esser vivo ancora e in più.

Hai fatto tutto questo

Hai visto me in te

Hai capito chi io fossi dallo specchio dei tuoi occhi.

Hai lasciato che io andassi senza tenere me vicino

Hai temuto che io fossi un ritorno al tuo passato

Hai capito chi io fossi per fortuna tua e mia.

Io gioco con la vita



Io gioco con la vita

Ascolto solo il cuore

è quello che non mente

ma seguire la sua scìa

mi porta fuori strada

Sei tu il vero sogno

ma non la vera donna

Sei tu quella che voglio

non sei quella che avrò.

Io gioco con la vita

di tutte le mie amanti

che sembrano legate

ad un filo di passione.

Non so cosa le attrae

ma conosco le ragioni

che poi sviluppa in loro

il senso del partire.

Tu credi di....



Qualcun altro

Tu credi di aver scelto,
la vita, la migliore
ma tu non hai vissuto
la scelta con il cuore.
Han vinto le abitudini,
ingiusto ma è così.
La scelta è quella vera
e non soffre mai nessuno.
io vivo il mio domani,
tu vivi il tuo passato,
lui vive nel presente
... l'amore qualcun altro.